MENSAJE
GRUPO SANTA MARTA
AUDIENCIA CON EL PAPA FRANCISCO
El día 27 de octubre de 2016, en la Sala del Consistorio del Palacio Apostólico, el Papa Francisco recibió en audiencia a los miembros del “Grupo Santa Marta” en el marco de la Conferencia realizada promovida por este Organismo internacional, los días 26 y 27 de octubre, contra la trata de personas.
En su alocución el Papá después de los saludos protocolares, el Papa manifiesta la alegría que encuentra con esta Conferencia que desarrolla su labor contra el tráfico de los seres humanos y el apoyo a las víctimas.
Reconoce que el Grupo Santa Marta conformado por autoridades eclesiásticas y civiles brinda una importante contribución en la lucha contra la trata de personas.
Recuerda sus palabras en la reunión de El Escorial e indica que es necesario un esfuerzo concertado, eficaz y coherente para eliminar las causas del fenómeno de la trata como para ayudar y acompañar a las personas que caen en las trampas del tráfico que les roba la dignidad, integridad física y mental y no pocas veces, la vida.
Concluye sus palabras agradeciendo y animando a seguir en este compromiso actualizando las palabras del Maestro: "tuve hambre... tuve sed..." y me ayudaron; hoy también podría decir: "Fui abusado, explotado, esclavizado..." y me has ayudado .
A continuación el texto original de las palabras del Santo Padre en Italiano
Cari fratelli Vescovi,
illustri Signori e Signore,
con grande piacere vi incontro in occasione di questa conferenza che sviluppa la vostra collaborazione contro la tratta di esseri umani e a sostegno delle vittime. Ringrazio il Cardinale Nichols per le sue parole e per l’impegno che pone in questa causa, che costituisce una delle maggiori sfide del nostro tempo.
Il Gruppo Santa Marta, che riunisce Autorità ecclesiastiche e civili, sta dando un contributo importante per contrastare la piaga sociale della tratta di persone, legata a nuove forme di schiavitù, le cui vittime sono uomini e donne, spesso minorenni, sfruttati approfittando della loro povertà ed emarginazione. Come vi scrissi un anno fa in occasione della vostra riunione all’Escorial, quello che serve è un impegno concertato, fattivo e costante, sia per eliminare le cause di questo complesso fenomeno, sia per incontrare, assistere e accompagnare le persone che cadono nei lacci della tratta. Il numero di queste vittime – ci dicono le organizzazioni internazionali – cresce, purtroppo, ogni anno. Sono i più indifesi, ai quali viene rubata la dignità, l’integrità fisica e psichica, persino la vita.
Cari amici, vi ringrazio e vi incoraggio a proseguire in questo impegno. Il Signore saprà ricompensare quanto è fatto a questi piccoli della società di oggi. Lui ha detto: “Avevo fame… avevo sete…” e mi hai aiutato; oggi potrebbe dire anche: “Ero abusato, sfruttato, schiavizzato…” e mi hai soccorso.
Continuo ad accompagnarvi con la mia vicinanza e la mia preghiera. Anche voi, per favore, pregate per me. Grazie.